Compositore francese. Di famiglia alsaziana, studiò al conservatorio di Parigi, avendo come insegnanti, tra gli altri, Th. Dubois ed E. Guiraud. Il suo nome venne alla ribalta nel 1892 quando, a uno dei concerti Lamoureux, fu presentata la sua ouverture per il Polyeucte di Corneille, di stampo wagneriano e franckiano. Accolti con successo furono, nel 1897, anche la Symphonie en ut e soprattutto lo scherzo sinfonico L'apprenti sorcier (L'apprendista stregone), ispirato alla celebre ballata di Goethe, lavoro che per il suo irresistibile dinamismo ritmico e per il suo smagliante colorismo timbrico doveva diventare ovunque assai popolare. Lento nel comporre, frenato da una cautela critica che lo induceva a limare senza fine i suoi lavori, D. produsse tuttavia, fra il 1899 e il 1907, un notevole gruppo di opere. Sono di quegli anni due importanti composizioni per pianoforte, la Sonata (1901) e le Variations, interlude et final sur un thème de Rameau (1903), mentre veniva portata a termine Ariane et Barbe-Bleue (Arianna e Barbablu), l'opera ispirata dal dramma di Maeterlinck alla quale il musicista attese per oltre sette anni e che fu infine presentata all'Opéra-Comique nel 1907. Gli evidenti influssi di Wagner e di Debussy vi trovano fusione in una personale scrittura sinfonica e vocale, dove l'elemento misterioso ed estatico, riflesso nella stessa fissità dell'azione e della declamazione, si affida alla lucidità del disegno musicale e alla raffinatezza dei timbri strumentali. Dal 1910 D. insegnò composizione al conservatorio di Parigi e all'École normale supérieure, formando numerosi allievi, fra cui Messiaen. Del 1912 è il poema danzato La Péri, di sontuosa veste orchestrale. Oltre ai lavori citati, la sua non copiosa produzione comprende le ouvertures sinfoniche Le roi Lear (1883) e Goetz von Berlichingen (1884); i pezzi pianistici Prélude élégiaque sur le nom de Haydn (1909) e La plainte, au loin, du faune (1920); Villanelle per coro e pianoforte; Alla gitana e Sonnet de Ronsard per canto e pianoforte.